MODICA: non è mai cosa facile scegliere la destinazione per le prossime vacanze, unire il gusto ed i desideri, rispondere alle attese. Nelle tante definizioni che i viaggiatori del passato hanno dato di Modica essa è descritta come città strappata alla roccia, per le sue grotte, abitate sino ad alcuni decenni or sono, per le sue scale e per la sua posizione geografica. Dal III secolo a.c. è documentata l'esistenza di Motyka, ribelle a Roma nel 212 a.c. e poi città "decumana". Con la conquista degli arabi, Modica così come il territorio intorno, fu fiorente per agricoltura e commercio. Con i Normanni assurse al massimo splendore, divenne capitale di contea con Pietro I d'Aragona e succesivamente parte di famiglie di grande influenza politica in Sicilia e in Spagna.
L'itinerario proposto coglie solo gli aspetti emergenti di una città che racchiude diversi angoli pittoreschi. Partendo da piazza Buozzi, nella zona sud della città, per corso Umberto Isi raggiunge Piazza Matteotti, caratterizzata dal prezioso prospetto della chiesa del Carmine, quindi piazza del Municipio, punto nodale della città, alla confluenza dei due torrenti oggi interrati. Si prosegue ancora per corso Umberto I, costeggiando il quartiere Cartellone-San Francesco, abitato dalla comunità ebraica sino al 1474. A destra e sinistra del corso si susseguono numerosi edifici del XVIII-XIX secolo, sino al palazzo Manenti, alla destra del quale, svoltando per via Mortillo, si sale per la scenografica scalinata fino alla cattedrale di S. Giorgio, nella parte alta della città. Addentrandosi nel quartiere S. Lucia, uno dei più antichi, si raggiunge il belvedere Pizzo, un balcone panoramico posto a 449 m, dal quale si domina gran parte della città e delle colline che l'avvolgono.
Il cioccolato di Modica è per tradizione una delle specialità più riconosciute a Modica, provate l'Antica Dolceria Bonajuto, la più antica fabbrica di cioccolato in Sicilia. Ben poco è cambiato da quando l’antico processo di lavorazione a freddo del cacao utilizzato dalle popolazioni mesoamericane fu diffuso in Europa attraverso i “conquistadores” spagnoli. La lavorazione a freddo rimase la norma in Europa fino a che la Rivoluzione Industriale nel XIX secolo non cambiò lentamente il ciclo produttivo inserendo nuovi processi quali il concaggio e il temperaggio. Il gusto mutò, e con essa la consistenza. Ma a Modica, che era stata una Contea fortemente legata alla Corona Spagnola, la tradizionale lavorazione a freddo riuscì a preservarsi fino ai nostri giorni grazie ad una straordinaria concatenazione di fattori storici, geografici e culturali. I sapori più popolari sono peperoncino, cannella e vaniglia.
Oltre alla città nelle vicinanze consigliamo di visitare la vicina Cava d'Ispica, l'altopiano calcareo degli Iblei è caratterizzato da numerose incisioni praticate dai corsi d'acqua, dette localmente "cave". Di queste, la più suggestiva della zona è senza dubbio la cava d'Ispica. Benchè il paesaggio sia di grande fascino, l'interesse maggiore è costituito dalle fitte e continue tracce della presenza umana, dall'Eneolitico agli inizi del secolo scorso, che fanno di questa cava uno dei luoghi storici più rappresentativi della Sicilia pre-classica e tardo-antica.