Un'attività Stromboliana è iniziata alle 5h del pomeriggio del 27 febbraio dal nuovo cratere di sud-est.
I precedenti segnali di attività, registrati il 23 gennaio, gradualmente si sono intensificati arrivando a creare un piccolo flusso di lava che raggiunge la base del cono interessato. Il flusso attualmente è sceso ad un'altitudine di circa 2850 m s.l.m. I parossismi sono attualmente concentrati nella zona sommitale e non costituiscono un pericolo per le cose o alle persone. Questa attività Stromboliana si manifesta con spettacolari fontane di lava ed emissione di cenere dal cratere in eruzione, cenere che viene dispersa dal vento verso i villaggi di Zafferana e Linguaglossa con una modesta ricaduta.
L'aeroporto internazionale di Catania è ancora in funzione e l'attività del vulcano Etna è sotto costante controllo da parte dell'INGV di Catania, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
L'attività al 1 marzo prosegue sostanzialmente con la stessa intensità. Il flusso di lava si è fermato a circa 2700 m s.l.m. coprendo una distanza di poco più di 1,5 km dalla bocca eruttiva. Il nuovo cono piroclastico formato ha continuato a crescere rapidamente in altezza e larghezza e la sua base orientale cominciava a riempire la depressione craterica.
In tarda serata, l'attività ha mostrato una diminuzione, accompagnata da un rapido declino dell'ampiezza del tremore vulcanico.